lunedì 13 febbraio 2012

Futurismo!

Ecco per voi un post sul Futurismo come movimento letterario.
Ottimo argomento da ricollegare a Storia e al periodo della Prima guerra Mondiale.
Buono studio!



Un piccolo commento dalle pagine di Wikipedia:


Il Manifesto del Futurismo apparve in anteprima sul Giornale dell’Emilia di Bologna, in data 5 febbraio 1909.

Con il titolo Manifesto iniziale del Futurismo fu pubblicato in francese sulla prima pagina del quotidiano Le Figaro di Parigi il 20 febbraio 1909.
Era stato prima pubblicato in Italia all'inizio di febbraio 1909 da diversi quotidiani:
da Il Pungolo, di Napoli il 6 febbraio,
dall'Arena di Verona, il 9 febbraio 1909, alle pagine 1 e 2.
da Il Piccolo di Trieste il 10 febbraio,
da Il Giorno di Roma il 16 febbraio,
e dalla rivista settimanale di Napoli Tavola rotonda il 14 febbraio.

Quando il testo fu pubblicato sul quotidiano parigino Le Figaro, il Manifesto raggiunse però una fama internazionale. Nacque come reazione alla cultura borghese dell'Ottocento, compreso il decadentismo dannunziano. "Parole in libertà" dovevano sostituire la retorica tradizionale.

In generale, le relazioni tra Futurismo e Fascismo non sono per nulla chiare, ma la violenza verbale e metaforica di questo manifesto può aiutare a spiegare perché il Fascismo avrà modo di usare con successo il suo stile ed il suo aspetto tipicamente nazionalista. Fu infatti un movimento che sulla scia della metafora della "guerra sola igiene del mondo", consumò sul fronte i suoi migliori talenti (Umberto Boccioni e Antonio Sant'Elia).
Ciò che fu il limite della letteratura italiana alla fine dell'Ottocento, la sua mancanza di contenuti forti, il suo quieto e passivo laissez faire, venne immediatamente combattuto dai Futuristi (vedi art. 1, 2, 3) e la loro reazione comprese l'uso dell'eccesso, che provò l'esistenza di una sopravvissuta e dinamica classe intellettuale italiana.
Nel periodo in cui l'industria cresceva d'importanza in tutta Europa, i Futuristi sentivano il bisogno di confermare che l'Italia è presente, ha un'industria, ha il potere di prendere parte a questa nuova esperienza, saprà trovare l'essenza superiore del progresso, attraverso i suoi simboli: l'automobile e la sua velocità (vedi art. 4).
Inoltre, i Futuristi confermarono che la letteratura non sarebbe stata sorpassata dal progresso. Avrebbe assorbito il progresso nella sua evoluzione e avrebbe dimostrato che il progresso era quello che era perché l'Uomo lo avrebbe usato per lasciar esplodere sinceramente la sua natura, che è fatta di istinto. L'Uomo reagisce contro la forza potenzialmente soverchiante del progresso, e grida forte la sua centralità. L'Uomo userà la velocità, non il contrario (vedi art. 5 e 6). Un altro punto in comune col fascismo è l'interpretazione della guerra come "igiene" del mondo tramite cui esso viene purificato da ogni male. La poesia, la voce dello spirito, aiuterà l'Uomo nel permettere alla sua anima di essere parte di tutto questo (vedi art. 6 e 7), indicando un nuovo concetto di bellezza che si rifarà all'istinto umano per la lotta.
Il senso della storia non può essere lasciato da parte: questo è un momento speciale, molte cose stanno per cambiare in nuove forme e nuovi contenuti, ma l'Uomo sarà in grado di passare attraverso questi cambiamenti, (vedi art. 8) portando con sé ciò che gli deriva dall'inizio della civilizzazione.
Uno degli articoli più particolari è l'articolo 9, nel quale la guerra viene definita come una specie di bisogno per lo spirito umano, una purificazione che permette e favorisce l'idealismo. Alcuni hanno detto che questa definizione data dai Futuristi avrà in seguito influenzato i movimenti di massa che pochi anni dopo daranno consistenza altotalitarismo, principalmente in ItaliaGermania e, in forma differente, in Russia.
La pesante provocazione inclusa nell'articolo 10 è una logica conseguenza di tutto quanto detto sopra.
Si deve notare che questo manifesto apparve molto prima che avvenisse uno qualsiasi dei fatti dirompenti del XX secolo che immediatamente vengono richiamati alla memoria come potenziale significato concreto di questo testo. E molti di essi non potevano neanche essere immaginati. La Rivoluzione Russa è la prima di queste rivoluzioni "descritte" dall'articolo 11, ma che avvenne diversi anni dopo.

Un piccolo documentario sui testi e gli autori:

1 commento:

  1. Bellissimo tema il futurismo, ricco ancora oggi di scoperte. Autori come Sabastiano Cata, Pippo Rizzo (splendidi i suoi giocatolli futuristi) Italo Ferro, un aeropittore ancora tutto da svelare. E poi, anche testi letterari, come Govoni, un maestro da riportare in auge.

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